Sapevate che ben il 95 % delle decisioni di acquisto sono spinte dalle emozioni e soltanto il 5% da motivi razionali? Ebbene si, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la neuroscienza afferma che è la componente emozionale a spingere all’azione e a prendere decisioni, non quella razionale. Per questo ideare dei format pubblicitari basati sulla logica potrebbe portare a dei risultati piuttosto deludenti.
Una branca del marketing, che definiamo marketing emozionale, sembra aver colto tutto il potenziale insito in questo meccanismo, facendo della sfera emozionale la leva principale sul quale basare le strategie di comunicazione. Qual è la strada migliore per sfiorare le corde del cuore? Appassionare il cliente e farlo sentire il vero protagonista.
Cosa fare?
La semplice comunicazione tradizionale non basta più, altri sono gli elementi che all’interno di una campagna di marketing sono in grado di suscitare emozioni. Quali? Storie e immagini.
Lo storytelling è l’arte di comunicare narrando storie. La narrazione coinvolge e cattura l’interesse dell’interlocutore in modo nettamente superiore rispetto al marketing tradizionale. Attraverso lo storytelling il Brand, stimola desideri nel suo pubblico e allo stesso tempo instaura una profonda relazione di fiducia. Che tipo di storia bisogna saper raccontare? Storie memorabili, ricche di significato in cui i consumatori possano immedesimarsi. La narrazione diventa il mezzo ideale tramite cui il Brand ha la possibilità di comunicare al mondo la propria personalità e la propria mission.
L’attenzione di un individuo oggi è meno di 7 secondi circa. Un Brand che voglia lasciare un segno nella memoria di un potenziale cliente deve riuscirvi in questo brevissimo lasso di tempo. Le immagini o, ancora meglio, i video, grazie alla loro immediatezza sono un mezzo che si presta bene a tale scopo, riuscendo a catturare e coinvolgere emotivamente.
Il punto vendita
Le persone non acquistano più soltanto per soddisfare determinati bisogni. Fare acquisti oggi significa passare il proprio tempo, divertirsi e socializzare. I negozi si sono adattati a questo cambiamento diventando luoghi di intrattenimento e svago. Ecco allora che la componente del design diventa parte integrante dello sviluppo della strategia di marketing.
Non dimentichiamoci che il cliente è sempre di più alla ricerca di emozioni e lo shopping deve rispondere con prodotti e allestimenti in grado di suscitarle, infatti come dice Seth Godin “Le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia.”