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di Luca Bianco – Senior Retail Consultant

Esistono diversi modi per valorizzare uno store fisico, per creare atmosfere immersive e rendere il negozio un luogo in cui coinvolgere il cliente e farlo diventare sua parte integrante. Uno dei più efficaci ha a che fare con il concetto di multisensorialità.

Nella Nuova Normalità lo shopping ha cambiato pelle, chiedendo di essere inteso più come un’esperienza corale e interattiva che non una semplice operazione di acquisto. Le persone, dopo quasi due anni di restrizioni, hanno manifestato il desiderio di tornare ad avere interazioni umane tanto tra di loro quanto all’interno dei punti vendita.

Innovare il negozio con il visual merchandising

Per tutti i clienti con i quali abbiamo avuto il piacere di collaborare, ci siamo sempre chiesti in che modo si potesse rendere l’esperienza di acquisto in negozio unica e ineguagliabile.  L’imperativo categorico era sempre lo stesso: distinguersi dagli altri mettendo in evidenza i valori portanti e creando uno spazio di vendita capace di far risaltare tutti gli elementi al suo interno.

Il visual merchandising ubbidiva appieno a tale necessità

Abbiamo lavorato a fondo per progettare spazi di vendita che potessero cogliere il senso di community e appartenenza che le persone vogliono percepire ogni volta che varcano la soglia di uno store. A partire dalla vetrina.

La vetrina di uno store fisico è infatti il ponte visivo che collega il cliente al punto vendita, e come tale ha un’importanza fondamentale. Deve pertanto riuscire a catturare l’attenzione del pubblico e raccontare lo stile e il carattere del negozio nella maniera più chiara possibile. Ci siamo sempre impegnati a curare gli allestimenti in modo che potessero raccontare una storia coinvolgente.

Tecnologia al servizio di uno storytelling visivo

Gli strumenti tecnologici per creare uno storytelling visivo non mancano: pensiamo soltanto alle radio in-store, ai monitor che illustrano i benefici dei prodotti. Oppure ai camerini virtuali, una delle tecnologie di punta nel settore fashion, capaci di permettere ai clienti di provare indumenti in un modo mai sperimentato prima: grazie ai camerini virtuali le persone possono capire infatti anzitempo come apparirebbero con quegli indumenti senza che debbano indossarli dal vivo. È sufficiente collegarsi allo smartphone o PC e si possono selezionare modello, taglia, colore e opzioni di vendibilità del capo, per poi vedere il proprio avatar con addosso l’indumento in questione.

I negozi come luoghi di aggregazione e interazione

Sarà sempre più importante combinare tra loro digital e fisico, perché il negozio è diventato un luogo di aggregazione e interazione, un mondo in cui il cliente può e deve compiere un percorso d’acquisto altamente emotivo e arricchente.  Ogni volta che una persona entra in un punto vendita, viene sempre attratta da qualcosa: pannelli espositivi, scaffali, totem digitali. Tutto ciò che compone l’allestimento deve concorrere a trasmettere un’immagine coerente dello store, nonché entusiasmante.