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Dopo 75 anni dalla fine delle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, stiamo affrontando oggi, un nemico invisibile ma “prevedibile”. Un visionario Bill Gates, nel 2015, annunciava che sarebbe stata proprio una pandemia a mettere in ginocchio il mondo…vediamolo in questo video.

Noi con i numeri alla mano, nelle prossime settimane, saremo il Paese più colpito in termine di decessi dei nostri cari più anziani, colonne portanti della nostra amata Italia.

Ma andiamo con ordine:

1) Non ho mai visto, come in questa ultima settimana, così tanti video che raccontano le meraviglia del nostro Paese: luoghi, storia, prodotti, innovazione… tutto con una passione sincera da emozionare chiunque. Mai l’orgoglio italiano era emerso con tutta questa forza, i canti alle 18.00 dai balconi e molte altre manifestazioni, sono state ben superiori alle vittorie della nazionale di calcio.

2) Medici, infermieri e tutte le persone in prima linea: angeli professionisti che vanno sempre oltre al massimo, che rinunciano a tutto per assisterci, che superano tutte le difficoltà che spesso la nostra italica disorganizzazione e burocrazia mina quotidianamente

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3) Il mondo dopo averci demonizzato ed essersi preso gioco del nostro stile di vita, vede oggi, un Paese alla volta, dimostrare la propria vicinanza e la consapevolezza del valore dell’Italia.

questo punto inizia la fase che tra non molto ci vedrà impegnati nella sfida più grande: LA RICOSTRUZIONE!

Basta dichiarare che ognuno dovrà impegnarsi e dare il suo meglio: questo fa già parte di ognuno di noi. Ora, serve un progetto gestito da super-tecnici, come lo stiamo affrontando lato sanità con persone straordinarie. Dobbiamo nominare un team di specialisti per settore con un leader non convenzionale, visionario, pragmatico che li guidi, perché se lasciamo il modello alla creatività del singolo, rischieremmo di vedere il peggio di noi.

Occorre un piano che inizi dai settori più colpiti, che non metta 1.000 paletti e vincoli burocratici, ma che sia ambizioso e che privilegi in una prima fase il Made in Italy e l’immagine delle nostre eccellenze nel mondo.

Dobbiamo ripartire e con tutto il cuore va fatto rapidamente senza se e senza ma.

Dobbiamo ripartire e con tutto il cuore va fatto rapidamente senza se e senza ma.

Sono le imprese di qualsiasi settore e dimensione che possono guidare questa ricostruzione e se, negli USA, parlano di progetti da 700 mld, a cosa servono i nostri 25 miliardi? Non prendiamoci in giro!

Dobbiamo rialzarci e non medicarci le ferite con le vecchie abitudini, forza Italia!